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martedì 27 gennaio 2009

Il Sesto Senso

Ricerca: scoperto sesto senso, permette ai ciechi di evitare ostacoli


Protagonista di film e leggende metropolitane, il sesto senso esiste. Ed è la forza misteriosa che guida un cieco oltre gli ostacoli senza altri aiuti, un po' come accade al supereroe non vedente Daredevil. Lo hanno scoperto i ricercatori statunitensi e olandesi che, insieme a colleghi italiani dell'Università di Torino e a scienziati britannici e svizzeri, firmano uno studio sul sesto senso pubblicato su 'Current Biology'. Al centro della ricerca un uomo rimasto cieco dopo un ictus, ma perfettamente in grado di evitare sedie e scatole senza finirci contro, usando connessioni alternative nel cervello. Lo studio suggerisce dunque che il famoso sesto senso non è un'invenzione di scrittori o fumettisti. Esiste e, in alcuni casi, funziona: tutti noi - dicono i ricercatori - usiamo risorse cerebrali del subconscio e, grazie a questo nuovo senso, potremmo fare cose che non sappiamo di essere in grado di fare.Il paziente protagonista dello studio, noto solo come T.N., è rimasto cieco dopo un danno alla corteccia visuale in entrambi gli emisferi del cervello, dovuto a ictus ripetuti. I suoi occhi sono normali, ma il suo cervello non può processare le informazioni che gli inviano, rendendo di fatto l'uomo totalmente privo di vista. T.N. si era accorto di avere la cosiddetta 'vista dei ciechi', l'abilità di percepire la presenza di alcuni oggetti nell'ambiente pur senza vederli. Ad esempio, era in grado di rispondere alle espressioni del volto altrui. Nonostante ciò, camminava come un cieco: usava un bastone per tracciare gli ostacoli e aveva bisogno della guida degli altri quando camminava in strada. Ebbene, un video realizzato dai ricercatori dell'Harvard Medical School (Usa) mostra T.N. che completa in scioltezza un percorso a ostacoli messo a punto dagli scienziati, senza l'aiuto del suo cane o di un'altra persona. E oltretutto T.N. "non si rendeva conto di fare qualcosa di eccezionale: pensava di aver camminato in linea retta lungo un corridoio", spiega Beatrice de Gelder della Tilburd University (Paesi Bassi) e dell'ateneo americano, che ha firmato la ricerca insieme a Marco Tamietto dell'Università di Torino e un gruppo di colleghi internazionali."Si tratta in assoluto della prima ricerca su questa abilità nell'uomo. Dallo studio emerge un messaggio importante, specie per le persone con danni cerebrali", aggiunge la responsabile della ricerca. "Puoi subire una totale perdita della visione corticale, ma ancora avere delle capacità" misteriose, "che ti permettono di muoverti dentro e fuori da un luogo senza farti male", spiega l'esperta. "Lo studio - conclude - ci mostra l'importanza di questi elementi visuali, molto antichi dal punto di vista dell'evoluzione, che contribuiscono più di quanto pensiamo al nostro 'funzionamento' nel mondo reale". Insomma, c'è molto che i pazienti possono fare se superano l'idea di non essere in grado di farlo.
(Adnkronos Salute)

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