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venerdì 22 gennaio 2010

La sovranità alimentare

La sovranità alimentare rappresenta il diritto dei popoli alla produzione di alimenti salutari e culturalmente appropriati mediante tecniche sostenibili e rispettose dell’ambiente, e il loro diritto a definire il proprio sistema alimentare ed agricolo.ffagrain

A Nuova Delhi durante il WTO, non si è risolto nulla, i paesi ricchi vogliono una deregolamentazione del commercio agricolo mondiale, i movimenti contadini ovviamente si oppongono.
In un sistema globale le multinazionali del settore vengono favorite rispetto ai contadini. I numerosi trattati bilaterali di libero commercio, fatti dall’OMC in ambito regionale permettono alle multinazionali di invadere i mercati dei paesi poveri del mondo con prodotti industriali e di bassa qualità. Negli ultimi negoziati, le pressioni dei paesi industrializzati sono aumentate mentre i paesi poveri sono costretti a continuare a ridurre le misure di protezione e facilitare l’accesso ai loro mercati.
I meccanismi di sicurezza non sono efficaci: per esempio con la proposta attuale l’India può proteggere solamente otto o nove coltivazioni con la riduzione doganale, otto o nove prodotti in una paese con centinaia di differenti coltivazioni e con 15 diverse zone agro climatiche è praticamente nulla. Inoltre le politiche di sussidi UE e USA provocano un cronico abbassamento dei prezzi e i paesi poveri in molti casi non hanno la capacità di controllare l’ondata delle importazioni che li sommerge.
Senza una riforma veramente radicale, come potrà ogni paese raggiungere la propria sovranità alimentare? Speculare sui prodotti alimentari e speculare sulla vita di milioni di persone, se si specula sulla vita delle persone è inutile star qui a parlare di pace, di democrazia o diritti umani. E’ semplicemente tutto inutile.
Il Guatemala per molto tempo è stato il secondo paese per numero di bambini concessi in adozione.
Gli archivi governativi che riguardano il periodo della guerra civile hanno documenti sconvolgenti in questo senso, hanno immagini di militari che  entrano nelle case, uccidono i genitori e poi prendono i bambini per rivenderli. Tutto questo era legato al traffico di bambini, i casi documentati sono 333, ma si suppone che potrebbero essere migliaia.
La situazione adozioni in Guatemala ora è cambiata dal 2007, grazie ad una stretta sui regolamenti, ma evidentemente in quel paese la vita dei bambini è veramente dura.
Mi domando quanto l’uomo possa essere crudele, riesce a far diventare merce anche l’infanzia e l’innocenza dei bambini.

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