“Tutto
passa nella vita” diceva quella tizia.
Passano
i pantaloni a zampa di elefante.
Passa
la febbre.
Passano
i treni, anche due volte, chi ha detto di no?
Passano
le amiche, gli amici, i fidanzati.
Anche
i mariti; le mogli poi!
Passa
la voglia.
Passa
il temporale e torna il sereno.
Passa
la notte.
Passa
il dolore, dopo cent’anni.
Passa
il Natale, la Pasqua, …..
Passa
la sabbia nella clessidra.
Passa
il sangue dentro le vene.
Tutto
passa, caro ragazzo.
Ciò
che non passerà mai è tuo padre e tua madre.
Quando
li amerai e quando li odierai, non passeranno.
Quando
li loderai e quando li maledirai, saranno lì.
Due
scogli viventi, due salvagenti.
Sbagliati,
assurdi, con tanti difetti.
Forse
divisi fra loro, lontani, in qualche modo legati da un filo
d’acciaio.
Pronti,
scattanti, soldati in guardia.
Persiane
socchiuse, porte sempre aperte.
Testimoni
della tua felicità e della tua infinita tristezza.
Medaglieri
nelle tue vittorie e fazzoletti nelle tue sconfitte.
Spesso
impotenti, ma mai arresi.
Non
c’è moda che detti regole
Non
c’è usura che li logori
Non
c’è mezzo che li porti via.
Non
passeranno, cara ragazza mia.
E
se anche fossero dall’altra parte della terra o del cielo
ne
sentiresti il profumo:
Profumo
d’Amore.
(Clara
Lorenzini)
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