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sabato 3 gennaio 2009

Perché farsi l'amante?

Technorati Tag: l',,

La domanda mi sorge spontanea e la risposta, a parer mio, può sembrare ovvia e alquanto scontata....ma comunque ci provo ad avventurarmi in questo mondo triste per alcuni versi e dorato per altri (e per altri,intendo in senso lato).

A volte, se non abbastanza spesso, si vive un rapporto sentimentale chiuso ed opprimente. La ripetitività, l'insoddisfazione e la conseguente noia ossessione1impediscono qualunque slancio creativo, per cui lentamente ed inesorabilmente,subentra una pericolosa mancanza sia di comunicazione,sia di complicità, che spegne qualunque forma di passione, entusiasmo e fantasia. Senza parlare poi di altre forme aggiuntive e specifiche come la violenza fisica e psicologica di cui è meglio sorvolare perchè si rischierebbe di entrare in un campo troppo psicotecnico di cui non sarei affatto all'altezza.

Se ci trovassimo nella condizione di dover chiedere un parere,sia ad uno psicologo o a chiunque altro abbia esperienza in merito, naturalmente ci direbbero che la miglior cosa da fare è quella di meditare bene ed a lungo sull'opportunità di continuare una relazione, e nel caso non sia possibile, per i motivi più disparati, giungere ad una decisione risolutiva, ecco che allora può farsi strada e trovare legittimità, l'ipotesi di un rapporto parallelo ed alternativo.

Questa soluzione rimane pur sempre una situazione ambigua e corrosiva per entrambi le parti, ma nello stesso tempo,in positivo,per così dire, apre le porte alla fantasia, alle emozioni lancinanti, ad un rivivere“a palla” certi vecchi sentimenti e nuovi desideri mai espressi al proprio patner, a sentirsi quasi ringiovanire, a lanciarsi fuori dai legacci di un rapporto asfissiante e tristemente degenerativo.

Dicono i professionisti del campo che infatti,si è visto che chi si trova a vivere questa nuova dimensione, tende a ripotenziare il suo sistema immunitario e di conseguenza a sconfiggere oltre che ansie, apatie e depressioni, anche una pericolosa tendenza verso la malattia.

Allora riepilogando:

-L'adulterio può essere utile perché scatena un uragano di emozioni che fanno terremotare una stanca o disperata situazione di coppia.

-Queste emozioni possono essere incanalate verso una maggiore e migliore comprensione del proprio status,ossia di posizione sociale come individuo.

-Possono portare uno scossone "creativo" che può rivelarsi produttivo anche nella vita lavorativa.

-Possono potenziare il proprio sistema immunitario e quindi costituire una nuova risorsa per la propria salute.

-Possono risvegliare una sessualità sopita, con tutte le piacevoli ed interessanti conseguenze del caso.

Però di contro osserviamo che potrebbero:

-Scatenare sensi di colpa verso l'abituale partner

-Generare altra ansia ed inquietudine

-Portare,in caso di scoperta, ad un feroce inasprimento dei rapporti con il vecchio partner.

-Ingarbugliare maggiormente la propria situazione di coppia, già non proprio rosea.

Il finale, come si può ben notare, ci dà una bella parità, senza né vincitori e vinti e al punto di partenza,a mio parere.

Pertanto sulla base di quanto detto,consideriamo che chi si accosta a questo tipo di avventura(è il caso di dirlo), deve conoscere nei minimi particolari ogni possibile pericolo, ed il segreto consiste proprio nel rimanere sempre possibilmente lucidi e padroni del contesto specifico in cui si è voluti cacciare.

In caso contrario, quando non si riscontrono questi presupposti e delimitazioni, si consiglia vivamente di astenersi e di risolvere i propri problemi, in tutt'altra maniera, più meditata e tranquilla possibilmente,ma ugualmente determinata.

Questo è un consiglio che può darlo chiunque abbia un pizzico di ragionevolezza ed intelligenza in testa,come dire usate più cervello e meno organo riproduttivo.

La figura dell'Amante (secondo me)

Mi sono sempre chiesta come ci si possa sentire a fare l'amante,rivestire un ruolo di secondo piano in un rapporto a tre, a me la situazione rluca_an_bigisulta alquanto raccapricciante, non ne sarei davvero capace.

Di uomini e di donne che decidono di accettare questo ruolo ce n e sono a bizzeffa, basti sentire tutte le varie storie che vengono raccontate addirittura in diretta tv e fra i mass media in genere trovi l'exploit di queste tristi storie.

Un'altra domanda che mi riguarda un po' più da vicino è come si possa resistere per tantissimi anni nell'ombra ed in silenzio sempre accettando tutto come una geisha, sì perchè posso capire l'improvvisa infatuazione tra due che si incontrano e che piacendosi scoppi la famosa scintilla che li porta a crearsi una storia ma il fattore tempo non lo riesco proprio a comprendere.

Per non parlare poi dei vari sotterfugi e delle bugie pietose al solito rientro nelle rispettive abitazioni mentre guardano diretti in faccia il malcapitato coniuge o figlio e fanno finta che tutto vada bene, così come se niente fosse.

E' davvero abominevole vivere in questo modo e lasciare che il coniuge venga deriso in giro con battutine stupide e allusioni ironiche,perchè si sa che, tutti lo sanno, anche se non parlano mai chiaramente e sempre meno sa o addirittura l'ultimo a saperlo è proprio il diretto interessato.

No non mi piace il ruolo dell'amante,ma se proprio fossi costretta a fare una scelta, preferisco quello della moglie, perchè perlomeno è un ruolo di diritto e comunque vada ed anche se ,scusate il termine cornuta, rimane, fosse solo per i figli, pur sempre la regina della casa.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

si nota una disperazione interna in queste parole, anche se si vuole cercare un appiglio che in realta' dentro di se' si sà che non esiste.
Scusami della crudeltà delle parole, ma mi colpiscono direttamente perchè sono stata tradita per anni, anche se mio marito è rimasto a casa, ma sò che anche se syà con me il suo cuore resterà sempre fuori, continuando con le sue bugie, k'errore lo facciamo noi a perdonare sempre tutto in funzione dei ricordi.

Anonimo ha detto...

No sono una moglie anche io, e scusami la veemenza, ma per quanto riguarda me sono molto ferita. Certo è vero che è passato del tempo , ma non dimenticherò mai. Non volevo offenderti, ma mi hanno colpito delle parole specie quelle "...regina della casa", che sono quelle che le altre persone, non conoscendo niente per consolarmi hanno usato. Comunque per fortuna adesso anche se con rabbia stò percorrendo la mia strada infatti ho inziato a lavorare, mentre prima mi occupavo sempre della casa, così penso che brevemente riuscirò ad andarmene e forse chissà come si dici a trovare anche io la mia strada. Buona epitania Angela

Anonimo ha detto...

ciao Fede, ho cliccato su commento, ma non trovo alcun indirizzo email. Comunque mi scuso ancora con te per i miei termini molto crudi che ho usato con te, mi dispiace tu mica centri niente con la mia situazione hai solo dato un parere, ma a volte si vanno a toccare delle realtà che se uno non ha vissuto non riesce molto a capire perchè ci sono determinate reazioni.
Ciao ub abbraccio a te. Angela

Pia ha detto...

Non preoccuparti, comunque puoi scrivermi a questo indirizzo email:
fedem57@libero.it
Ciao e a presto
fede