Se solo mi piacessi un po’ di più…
Sogni un fisico da star, ma devi fare i conti con mille piccoli difetti. L’unica soluzione è imparare a conviverci con serenità.
Davanti a noi, tutti i giorni, i lineamenti perfetti delle top model, le curve mozzafiato
di veline e soubrette. Davanti allo specchio, una realtà completamente diversa: la gran
parte delle donne di oggi, nonostante i modelli di perfezione che vengono loro trasmessi
ogni giorno dai mass media, sono costrette a fare i conti con una
figura che proprio non riescono a farsi piacere. La propria.
Modelli esterni e famiglia che latita
Il nostro livello di autoaccettazione e di autostima è molto inferiore oggi rispetto a quello
dei nostri genitori o dei nostri nonni. Il motivo? Siamo soggetti a un bombardamento
di stimoli esterni (modelle, veline e via elencando).
Il non accettarsi ed avere un rapporto problematico con lo specchio, però, nasce anche
all’interno della famiglia, dove i punti di riferimento sono sempre meno solidi.
I genitori, passando molto meno tempo a casa, intervengono sempre più di rado
a correggere le percezioni, a volte distorte, dei propri figli.
Come superare il problema
Nasce così la dismorfofobia, una sindrome che può provocare l’ossessione o il rifiuto
delle proprie caratteristiche fisiche. Questo disturbo diventa più radicato con l’adolescenza,
quando, di fronte a critiche su qualche difetto, viene a mancare il sostegno della famiglia.
Superata questa fase, non è detto che la cosa si risolva. I più fragili continuano a non sentirsi
a proprio agio con se stessi. E non esistono regole universali per superare la
paura dello specchio. Bisogna confidare di più nelle nostre potenzialità, essere sicuri
di quanto valiamo, fidandoci dei giudizi delle persone alle quali vogliamo bene.
Se lei ha poca autostima è colpa della Mamma
Dalla quantità di fiducia delle madri nelle loro figlie dipende la convinzione nei propri mezzi che queste avranno da adulte.
La fiducia della madre nelle capacità delle proprie figlie influisce sulla stima
che queste provano per se stesse. Lo sostiene uno studio dei ricercatori
dell'Institute of Education dell'Università di Londra, secondo cui il parere
che una mamma ha su sua figlia, anche quando è ancora molto piccola,
potrebbe avere delle conseguenze sul suo futuro.
Per giungere a queste conclusioni, pubblicate sulla rivista “British Journal of Educational
Psychology”, i ricercatori hanno condotto uno studio su un gruppo di bambini
nati nel 1970: compiuti i 10 anni, i ricercatori hanno invitato le loro mamme
a prevedere a quale età il proprio bambino avrebbe finito gli studi.
Dopo circa 20 anni, queste informazioni sono state confrontate con le dichiarazioni
dei bambini, ormai diventati adulti, sul grado di fiducia che hanno in se stessi.
Dai risultati è emerso che le aspettative della mamme hanno influito significativamente
sulla vita delle figlie, non dei figli maschi. Questo, però, non in termini di successo
professionale, ma sul grado di fiducia in se stesse che queste donne hanno dimostrato
d'avere.
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