''E' una vergogna e sembra quasi una provocazione nei confronti delle popolazioni abruzzesi la polpetta avvelenata contenuta nel decreto legge 78/09 attualmente in discussione in Parlamento'', lo denuncia Ermete Realacci, (PD) evidenziando un comma contenuto nel decreto legge su ''Provvedimenti anticrisi, nonche' proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali'', che prevede a partire dal gennaio 2010 la restituzione dei tributi non versati e delle agevolazioni fiscali concesse a seguito del terremoto. ''Favorire la ripresa delle attivita' economiche e' un requisito essenziale per far ripartire l'Abruzzo'', prosegue Realacci, ''con questa indecente misura non solo si prendono in giro gli abruzzesi ma si azzoppa qualsiasi possibilita' di riattivare l'economia di quei territori. Si tratta, inoltre, di un trattamento molto diverso di quello concesso in occasione di altri eventi sismici, per esempio quello di Umbria e Marche, per i quali le popolazioni colpite ancora beneficiano di trattamenti fiscali agevolati. Se l'obiettivo di Berlusconi trasferendo il G8 a L'Aquila era quello di mantenere alta l'attenzione sulle zone terremotate, il Governo farebbe bene a non smentire con la mano destra quello che fa con la sinistra''.
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