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giovedì 15 ottobre 2009

Oggi mi sento blasfema

Che bell'articolo che ho trovato e....lo so, sarò blasfema ma quando ci vuole ci vuole...ed eccolo qui:

Sfama il mondo, vendi il Vaticano

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di Stefano Marucci

Negli USA, Sarah Silverman si prende la libertà di sbeffeggiare il Vaticano proponendo una nuova soluzione per il problema della fame nel mondo: in Italia non la passerebbe certo liscia

Sarah Silverman, una comica in ascesa negli Stati Uniti politicamente corretti di Obama, è sempre stata controcorrente. Ha sempre fatto a modo suo, pagandone le conseguenze in prima persona. Ma la sua verve e la sua satira non si fermano di fronte a nulla. In questi giorni ha lanciato una nuova campagna dal programma del giornalista Bill Mahler: “Sfama il mondo, vendi il Vaticano”. Storia di un video che non vedrete nelle nostre tv.

BASTA FACCE TRISTI ED EMACIATE Sarah Silverman è stata già cacciata in passato dal Saturday Night Live per essere stata una che “colpiva sotto la cintura”, ed il suo incipit non vuole deludere nessuno dei suoi fan. In tv ci bombardano con queste “tristi” pubblicità di bambini denutriti, con le pance gonfie: sono milioni le persone che non hanno cibo, e l’effetto che fanno sui tv al plasma in alta definizione è davvero vivido e sembrano proprio che riempiano il proprio appartamento. “Ho deciso che bisogna far qualcosa per evitare che squattino da me, e quindi ecco la mia proposta”. Quale?

VENDERE IL VATICANO Il mondo ha bisogno di eroi. E quale migliore eroe del papa? Un nuovo crociato che potrà così smettere di vivere dentro una città. Il Vaticano potrebbe fruttare qualcosa come 500 miliardi di dollari, e con una piccola fetta di quella somma si potrebbe sfamare ogni singolo “fottutissimo” essere vivente del pianeta. Con il resto ci si può sempre costruire una mega villa, con tanto di piscine campi da tennis e scivoli. Potrebbero andarci ad abitare tutti gli amici del papa, e vivere felici e contenti.

VOTO DI POVERTA’ Ci dite che i cattolici dovrebbero vivere senza eccessi, e in umiltà, e noi siamo d’accordo con voi. Vi è di più. Incalza la Silverman, “è il momento di farci vedere che siete in grado di traslocare da quella casa grossa un’intera città”. Insomma rispetto al nulla che hanno in Etiopia, non si può certo stare a pensare alle persone che lavorano in Vaticano e che perderanno il loro lavoro.

CONCLUSIONE In più, se proprio dovessimo cercare altre ragioni per cui il Papa dovrebbe vendere il Vaticano, è che potrà avere tutta la “fica” che vorrà. In ogni momento che desidererà, ci sarà sempre della fica fresca per lui. La campagna, lanciata attraverso il canale satellitare della Warner HBO, non può non concludersi con un grande “Amen”.

NESSUNO TOCCHI IL PAPA In Italia, fare satira sul Vaticano non è altrettanto facile. Ci provò Andrea Rivera durante il concertone del primo maggio del 2007; fu definito in quei giorni a un vero attacco frontale per la condanna vaticana alla scelta di Welby di porre fine alle sue sofferenze. Nel suo monologo le frasi più esplosive furono: «Il Papa ha detto che non crede nell’evoluzionismo. Sono d’accordo, infatti la Chiesa non si è mai evoluta». Oppure: «Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. È giusto così, assieme a Gesù Cristo non c’erano due malati di Sla, ma c’erano due ladroni». Rivera scontò una risposta immediata molto dura dell’Osservatore Romano che lo definì terrorista, poi partì la campagna per fargli terra bruciata intorno. Rivera ha provato a chiedere scusa, ma la sua presenza in tv è stata praticamente azzerata. Perfino il suo sito è vuoto, link pubblicitari a parte. In Italia la satira sul Vaticano è ancora tabù.

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