Il professor Warner Marzocchi (Ingv): "La zona di Cassino è quella più preoccupante: la crisi sismica in atto è particolarmente attiva". Ecco le venti super-faglie attive nell'Italia centrale.
Viaggio nei terremoti preistorici sul tetto degli Appennini: quattro cataclismi fortemente energetici negli ultimi 20 mila anni. Gli scienziati invitano a considerare le faglie-madri come strutture attive primarie, responsabili di terremoti di magnitudo superiore a 6.5° Richter.
Tuttavia le faglie quaternarie come quelle del Gran Sasso, dei Monti della Laga e dei Monti Gemelli, possono istantaneamente rilasciare energie centinaia di volte più forti del terremoto 6.3° di L'Aquila. Inventario delle faglie attive e dei terremoti ad esse associabili. L'orogenesi appenninica continua.
Il G10 dei sismologi a L'Aquila:"Procedere verso una previsione probabilistica con rotture basate su faglie, del tipo dei modelli di pericolosità sismica per il Giappone e gli Stati Uniti, potrebbe migliorare la previsione probabilistica indipendente dal tempo".
(di Nicola Facciolini)
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