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giovedì 18 dicembre 2008

ROBERTO SAVIANO

ROBERTO SAVIANO E'
MINACCIATO DI MORTE
DALLA CAMORRA.
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SE CIO' ACCADESSE
SAREBBE UNA VERGOGNA
PER NAPOLI, LA CAMPANIA, L'ITALIA...
FA' CHE CIO' NON ACCADA...
FAI CIRCOLARE QUESTO MESSAGGIO
PER RINFRESCARE
LA MEMORIA AI TANTI INDIFFERENTI.

Sarebbe trapelata l'intenzione dell'organizzazione criminosa
di eliminare lo scrittore entro il mese di dicembre, è stata
resa nota l'esistenza di un fax in cui il detenuto Sandro
Schiavone, detto «Sandokan», avrebbe espresso nuove
minacce nei confronti di Saviano.

Ieri il quotidiano «La Repubblica» aveva pubblicato una
lunga intervista in cui Saviano aveva dichiarato di voler
lasciare l'Italia per «ricominciare a condurre un'esistenza normale».
Lo scrittore aveva quindi ricevuto la solidarietà
di diversi esponenti delle istituzioni, definendo Saviano
«patrimonio dell'Italia».

Nel pomeriggio, però, il pentito Carmine Schiavone, che
secondo una relazione di servizio trasmessa alla Dda di
Napoli era l'autore della segnalazione, ha smentito di aver
mai fatto dichiarazioni simili ai magistrati.
La svolta c'è stata in serata, quando Saviano è stato ospite
alla trasmissione «Matrix» di Canale 5 e ha ribadito la sua
volontà di abbandonare l'Italia. Nel corso della tramissione
è stata rivelata, infatti, l'esistenza di un fax spedito al proprio avvocato da
Sandro Schiavone, cugino di Carmine, in cui
l'uomo, detenuto nel carcere di Opera in regime di 41 bis,
avrebbe minacciato Saviano pur senza mai farne direttamente
il nome.

«Questo grande romanziere - è il testo del fax - che fa il
portavoce di chissà chi, deve smettere di fare illazioni
calunniose false su di me non solo in conferenza stampa,
ma riportate anche sul giornale "Repubblica" che lo leggono
milioni di persone, accostandomi a signori che non ho mai conosciuto».

Nonostante la nuova minaccia e la volontà di abbandonare
l'Italia, Saviano ha dichiarato nel corso di «Matrix»
l'intenzione di continuare a scrivere di camorra e, in
particolare, del clan dei Casalesi. «Sto pensando di andare
via - ha detto lo scrittore - via per riuscire ancora a rotolarmi
nella realtà e lavorare sporcandomi. Mi occuperò ancora di
loro ma sul piano internazionale».
La camorra è in Italia del Nord,
in Europa,non solo in Campania.

FRA BLINDATI E PALESTRE - È dura essere Roberto
Saviano e non poter più uscire da questo personaggio.
Nel marzo scorso i legali dei camorristi, dall’aula del processo Spartacus
(concluso poi con 16 condanne all’ergastolo in
appello) lanciarono un vero e proprio messaggio di morte
contro lo scrittore, la giornalista Rosaria Capacchione e il magistrato
Raffaele Cantone. La paura arrivò al punto che
quando, in maggio, Saviano cercava un appartamento da
affittare al Vomero, venne anche rifiutato come inquilino.
Poi l’incombere di quella minaccia, il cambiare spesso
residenza, una vita complicata che trova su un ring di
periferia a Napoli uno dei pochi momenti di serenità.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

sono arrivata subito come vedi è bellissimo il tuo blog complimenti ..postami questo pos di saviano nel mio blog così chi passa lo prende e così lo facciamo circolare e facciamo capire e ricordare un bacione grande cris

Pia ha detto...

Prendilo tranquillamente Cris e fallo girare,grazie di cuore fede

Anonimo ha detto...

finalmente !!!!!!! abbiamo un riferimento , una persona valida , una voce "fuori dal coro" che affonta i problemi e/o alcuni aspetti di essi in modo efficace , non tanto per i risultati conseguiti ma per il coraggio che ha dimostrato nel denunciare lo stato reale dell'italia, "fotografandolo " con il suo libro e le sue parole dicendo chiaramente che siamo ostaggio della malavita organizzata che è sempre più potente in quanto collusa con il mondo politico che , invece di affrontare e risolvere questo tumore soprattutto in quelle aree descritte da Saviano, chiude gli occhi a questa realtà in modo vergognoso e ignobile . capisco il dramma di saviano ma credo che fuggire serva a poco . la mia opinione è che roberto sapeva cosa faceva nell'indagare e poi stampare il libro . toccava poteri forti e personaggi di rilievo . cosa si aspettava come reazione da quell'ambiente . era il minimo, mi viene da pensare . è una persona saviano ,giovane , coraggiosa . molto preparato , intelligente , doveva aspettarselo.allo stesso modo penso che , se divulgare la sua intenzione di espatriare serviva a salvarlo dal pericolo di essere ucciso certamente espone il fianco ai suoi nemici . meglio tacere e farlo in silenzio semmai.l'effetto nel dichiarare una notizia del genere crea nelle coscienze di tutti una serie di domande e considerazioni . siamo disposti a perdere una persona del genere ? vogliamo lasciare andar via il solo difensore concreto , ad oggi ,dei cittadini puliti e seri ? chi potrebbe continuare azioni del genere ? e allora chi deve intervenire al fine di "blindare " questo tesoro e salvarlo da un mondo marcio affinchè gli uomini di buona volontà incoraggiati da tale generosa forza intellettule e pulita escano vincitori da una lotta alla camorra e le sue affiliazioni malavitose per ridare dignità ad un paese che nel mondo è sinonimo di mafia e corruzione ?
invito tutti i blog a menzionare e seguire saviano nella sua lotta alla camorra . servirà a smuovere le coscienze.

Pia ha detto...

Grazie anonimo ben detto,
mi auguro di tutto cuore che le tue parole arrivino il prima possibile alle numerose coscienze pulite che lottano e lotteranno sempre contro la malavita e che hanno la forza di resistere e non cedere mai a nessun tipo di ricatto sia fisico che morale.